Salute digitale tra opportunità e rischi per la privacy
L'avvocato Diego Fulco, Direttore Scientifico dell'Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione, anticipa scenari e normative, al centro del dibattito del Privacy Day Forum di Federprivacy, in programma il 7 giugno ad Arezzo.
Il RRF (Recovery and Resilience Facility) dell'Unione Europea del 2021 ha dato una spinta potentissima alla sanità digitale. Tutti gli Stati dell'Unione stanno investendo sull'ammodernamento dell'assistenza primaria e sulla digitalizzazione dei servizi sanitari. Lo sta facendo anche l'Italia, con il PNRR. Sono infatti in corso di implementazione infrastrutture pubbliche dedicate per il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 2.0 e per la telemedicina. Dal settembre 2023 abbiamo una nuova normativa, ben scritta e poco nota, sul FSE 2.0, che darà nuove opportunità e nuovi doveri agli operatori sanitari, nuovi diritti agli assistiti - afferma l'avvocato Diego Fulco - l'AGENAS sta facendo implementare una piattaforma per l'uso dell'intelligenza artificiale nell'assistenza primaria.
La cronaca ci ricorda i rischi per i dati degli assistiti: di accessi abusivi e illeciti, di mancato aggiornamento dei dati, di perdita e distruzione dei dati, di utilizzo per finalità non dichiarate.
Per fortuna, le nuove norme sono esigenti sugli aspetti di sicurezza - prosegue Fulco - certo, con il ricorso all'intelligenza artificiale si aggiunge il rischio che il medico possa appiattirsi sulle indicazioni del sistema, magari condizionate da una cattiva qualità o parzialità dei dati, o da pregiudizi. Il rischio maggiore, forse, è di aderire in modo fideistico al paradigma di una sanità digitalizzata, senza aver sempre le necessarie prove sulla sicurezza dal punto di vista clinico, sull'affidabilità e sull'efficacia delle soluzioni tecnologiche che si scelgono. Però, gli enti coinvolti in queste innovazioni dovranno fare una Valutazione dell'impatto (DPIA) dell'uso di queste soluzioni tecnologiche. Ai sensi del GDPR, la DPIA non si occupa solo dei rischi per la privacy, ma anche di possibili conseguenze per l'incolumità fisica e per la salute derivanti dall'impostazione dei processi, da errori nella progettazione o nel settaggio degli strumenti, da mancanza di controllo umano.
La protezione dei dati sanitari e la tutela della salute non sono in conflitto, ricorda l'avvocato, anzi, chi rispetterà i principi e i metodi del GDPR, proteggerà anche la salute degli assistiti.
https://www.federprivacy.org/eventi/Privacy-Day%20Forum-2024.pdf
Con più di 10.000 partecipanti in nove edizioni, nel 2024 il Privacy Day Forum dà l'appuntamento agli addetti ai lavori per venerdì 7 giugno al Centro Congressi & Fiere di Arezzo.
Da tredici anni il Privacy Day Forum, è l'evento annuale di riferimento promosso da Federprivacy per Data Protection Officer, Privacy Officer, Consulenti Privacy, Avvocati, Giuristi d'impresa, CISO, Security Manager, Data Manager, responsabili della protezione dei dati personali, Amministratori di Sistema, Consulenti del Lavoro, dirigenti d'azienda, auditor, e tutti gli altri professionisti e le figure aziendali che quotidianamente sono coinvolti dalle tematiche della privacy e della protezione dei dati sia nelle organizzazioni private che nella pubblica amministrazione
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