Aigo Sicilia: sempre più urgente implementare il programma regionale per la prevenzione del carcinoma colorettale 

L'Associazione italiana gastroenterologi ospedalieri si propone come partner di una collaborazione con le istituzioni della regione Sicilia nell'ottica di implementare i programmi di screening per la diagnosi precoce del più comune tumore dell'apparato digerente. AIGO richiede la convocazione di un Tavolo Tecnico condiviso per promuovere una campagna di sensibilizzazione dei cittadini, al fine di incrementare l'adesione allo screening. 

Nell'ambito della campagna per la prevenzione del cancro colorettale promossa in tutta Italia dalla Federazione italiana società malattie apparato digerente (Fismad), anche in Sicilia viene lanciato un appello per la sensibilizzazione dei cittadini e delle Istituzioni per migliorare l' organizzazione delle attività di screening. A guidare l'azione di sensibilizzazione è Aigo, Associazione italiana gastroenterologi e endoscopisti digestivi, che si rivolge alle istituzioni regionali a fronte di dati poco confortanti riguardo l'attenzione verso i programmi di diagnosi precoce del carcinoma colorettale. Si tratta della seconda causa di morte per tumore sia negli uomini sia nelle donne con un totale di 20 mila decessi l'anno e del tumore più comune dell'apparato digerente. 

"La pandemia causata dal Covid-19 ha causato il blocco dei programmi di prevenzione oncologica per tre mesi in tutta Italia - e non solo" afferma il Presidente Nazionale AIGO, Dr. Fabio Monica; "ritardo importante, ma in qualche modo colmabile. Tuttavia non possiamo permetterci ulteriori ritardi. Se la situazione si prolungasse e il ritardo medio diventasse 6-12 mesi, avremmo nel nostro Paese un aumento calcolato del 3% del numero di diagnosi di tumori in fase avanzata, con un conseguente peggioramento della prognosi (+12% mortalità), oltre ovviamente ad un aumento delle spese per le cure".

In Sicilia il cancro colorettale è il secondo per incidenza e, a fronte di una incrementata percentuale di raggiungimento della popolazione target di oltre il 90% tramite invito allo screening,  solo il 22% dei cittadini siciliani tra i 50 e i 69 anni ha aderito allo screening effettuando le analisi mediche finalizzate alla prevenzione, in primis la ricerca di sangue occulto nelle feci. Nelle regioni più virtuose per la prevenzione, lo screening del carcinoma colorettale in pochi anni si è dimostrato in grado di ridurre l'incidenza del tumore di oltre il 20% e della mortalità specifica di oltre il 30%. La prevenzione è senza dubbio lo strumento più efficace, perché permette di individuare e rimuovere i polipi prima che essi stessi diventino dei tumori, o di fare diagnosi precoce, permettendo d'intervenire prima che la situazione si aggravi.

 "La situazione attuale ulteriormente peggiorata dalla emergenza Covid19 che ha causato lo stop e vede in atto la lenta e difficoltosa ripartenza dello screening desta forti preoccupazioni;" afferma il Presidente AIGO Sicilia , dott.ssa Maria Cappello: in assenza di un efficientamento del sistema assisteremo ad un incremento ulteriore dell'incidenza di una neoplasia che è prevenibile e, se diagnosticata tempestivamente, curabile

Riteniamo sia necessario convocare al più presto un tavolo tecnico multidisciplinare con la Regione e i suoi enti principali, l'Osservatorio Epidemiologico, le Unità Gestionali Screening, le Aziende Sanitarie Provinciali e le Aziende Ospedaliere in cui i gastroenterologi siano parte attiva insieme a chirurghi e oncologi per tutelare la salute dei cittadini." 

Nell'ottica di una azione inclusiva per tutti gli operatori sanitari coinvolti, AIGO Sicilia propone anche eventi formativi che prevedano la partecipazione di epidemiologi, MMG e gli endoscopisti dei centri deputati allo screening. 

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