Geoprogress Global Forum 2016: risultati e prospettive future

Si è concluso a Torino il Geoprogress Global Forum (GGF) 2016, che ha dibattuto il tema "Food, geography and security policies" -  nel corso di una conferenza internazionale tenutasi a maggio nell'Aula Magna del Rettorato dell'Università e in seguito attraverso i social network -.
Abbiamo chiesto al prof. Francesco Adamo, presidente di Geoprogress (Onlus), d'illustrarci il senso e i risultati di questa iniziativa, che è alla sua prima edizione.
"Questo primo Global Forum da noi promosso - iniziativa che intende di anno in anno affrontare importanti problemi dell'umanità - ha in particolare cercato di:

1) spostare l'attenzione  dalle delizie e eccellenze alimentari, esaltate dall'Expo, ai reali problemi di "Nutrire il Pianeta", alle questioni della fame nel mondo e di come garantire la sicurezza alimentare per tutti, che significa dare accesso a tutta l'umanità ad un cibo sufficiente e sano, senza compromettere le condizioni ecologiche di vita e di produzione;

2)  coinvolgere maggiormente la comunità scientifica internazionale

  • nell''analisi dei fattori interni e dei fattori esterni del sottosviluppo e della fame nei diversi paesi, 

  • nel dibattito  tecnico e politico  sulla sicurezza alimentare e sulle relative politiche, interne e internazionali, e quindi

  • nella ricerca di nuovi modelli e politiche di sviluppo a livello locale e globale, che permettano gradualmente di superare le principali contraddizioni socioeconomiche ed ecologiche.

3) sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di trovare nuove vie di sviluppo e sollecitare movimenti e partiti politici  in tale ricerca, che sembra si sia fermata, malgrado la cessazione del "pericolo comunista", che  avrebbe dovuto invece stimolarla;  

4) sottolineare l'esigenza, nella lotta al sottosviluppo e alla fame,  di rilanciare gli aiuti e della cooperazione internazionale allo sviluppo , seppure in nuove forme, soprattutto attraverso programmi ed azioni di organismi internazionali  (come FAO, WFP, IFAD..), ma anche con il contributo  di Organizzazioni di volontariato, evidenziando i risultati  positivi delle loro azioni e la necessità per alcuni anni ancora di adeguate iniziative di ridistribuzioe dei redditi se si vuole la sicurezza alimentare per tutti;
 
5) evidenziare che le condizioni naturali, scientifiche e tecniche per raggiungere l'obiettivo della fame zero (e soddisfare una popolazione mondiale che a metà secolo toccherà il  massimo previsto di 9 miliardi) esistono sul serio, ma questo obiettivo richiede la volontà degli Stati e dei loro popoli,  richiede che le popolazione dei paesi ricchi, soprattutto, siano sempre più consapevoli dei rischi ecologici e politici dell'attuale modello di sviluppo e vogliano intraprendere  con coraggio la via di uno sviluppo sostenibile.

Quanto ai risultati, penso che si potranno valutare solo nel lungo periodo. Per l'immediato posso dire che entro fine anno dovremmo pubblicare on line (www.geoprogress.eu ) alcuni fascicoli del  Geoprogress Journal con i principali contributi apportati al Forum e che tutti potranno leggere al libero accesso.

Desidero solo aggiungere un altro risultato immediato:  a conclusione del Geoprogress Global Forum i partecipanti hanno concordato di proseguire l'esperienza nel 2017 , assumendo come tema di discussione i problemi della produzione sostenibile di altre energie, da cui largamente dipende quella alimentare, e quindi ai problemi dell'ambiente naturale del pianeta che richiedono con coraggio il blocco dell'espansione dell'utilizzo dei fossili per energie alternative

 

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