Innovazione in agricoltura e cooperazione internazionale contro la fame nel mondo, al Geoprogress Global Forum

3 maggio 2016 - Sono ottocento milioni circa le persone che ancora oggi soffrono la fame nel mondo, un fenomeno che coinvolge un individuo su nove e il 13% della popolazione complessiva. La stragrande maggioranza vive in paesi sottosviluppati, nel Sud del pianeta: l'Asia è il continente più colpito (due terzi della popolazione è sottonutrito) e l'Africa sub-sahariana è la regione con la più alta incidenza di questa emergenza che riguarda un abitante su quattro. Sui temi relativi alla geografia e alla sicurezza alimentare si sviluppa il dibattito del primo Geoprogress Global Forum in corso a Torino (3 e 4 maggio). L'obiettivo è individuare indicazioni concrete all'elaborazione di politiche internazionali che garantiscano maggiori e migliori opportunità di accesso al cibo a tutte le popolazioni del mondo. Alle due giornate, organizzate dall'associazione no profit Geoforum all'Università di Torino, intervengono accademici, esperti e istituzioni internazionali, come la FAO, l'IFAD e l'associazione delle Ong (FOCSIV).

Il peso percentuale delle  persone sottonutrite nel mondo è in complesso  diminuito molto nell'ultimo quarto di secolo. Tuttavia , non solo resta ancora alto in valori assoluti e nelle regioni più povere è ancora aumerntato, ma  ci si domanda se, a fronte di una crescita della popolazione che si prevede raggiunga nel 2050 oltre nove miliardi di persone, l'agricoltura sarà in grado di svilupparsi in modo da assicurare un consumo di alimenti in aumento del 50%. Tra le strategie più efficaci gli esperti concordano sulla riduzione globale degli sprechi e delle perdite, attraverso lo sviluppo e la diffusione di innovazioni che consentano inoltre di aumentare le rese agrarie delle colture alimentari di gran parte dei paesi sottosviluppati, la sostituzione o quantomeno il blocco delle colture per la produzione di bio-carburanti (la cui preoccupante espansione s'è arrestata solo per la temporanea caduta del prezzo del petrolio),   ridurre l'inquinamento ambientale e gli input chimici ed energetici, garantire la qualità e la salubrità dei cibi.

Dal Forum emerge che food security, food safety, politiche agricole rappresentano oggi temi molto discussi ma ancora lontani da soluzioni necessarie, come dimostrano le controversie in seno dell'Organizzazione Mondiale del commercio e il rafforzamento da parte dei paesi sviluppati (USA e Ue) del protezionismo del settore agricolo.

“L'analisi dell'attuale geografia alimentare presenta enormi differenze e diversi problemi di nutrizione nei molteplici territori che, dunque, richiedono differenti soluzioni” - ha affermato Francesco Adamo, professore Emerito di Geografia Economica e Presidente di Geoprogress Onlus.  “Occorre anche un nuovo rilancio della cooperazione internazionale e un'adeguata regolazione dei mercato mondiali che implica un più corretto rapporto tra mercato e Stato e, a sua volta, una riaffermazione del primato della Politica e degli interessi dei popoli. Con questo convegno abbiamo voluto dare continuità al confronto, nato con Expo, sui temi della Carta di Milano del 2015 coinvolgendo la comunità scientifica d'Europa e di tutto il mondo”. 

Aldolfo Brizzi, direttore di divisione IFAD (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo) ha aggiunto: “La definizione di un nuovo programma di sviluppo globale è un'opportunità unica per rifocalizzare obiettivi e strategie di investimento e partnership su una trasformazione agricola sostenibile e inclusiva, senza la quale peggioreranno le disuguaglianze tra zone rurali e urbane e la sicurezza alimentare sarà sempre più a rischio. In quest'ottica, IFAD ha identificato quattro importanti punti d'interesse mondiale, all'insegna di un nuovo paradigma che permetterebbe alle popolazioni agricole di giocare un proprio ruolo dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Questo modello punta sulla possibilità di fare leva sul legame tra città e aree agricole in funzione della crescita, di promuovere un programma di empowerment per il sostentamento agricolo, investire in piccoli proprietari terrieri a gestione familiare per la sicurezza alimentare e la nutrizione a livello globale e favorire la capacità di recupero di piccole comunità agricole”.

www.geoprogress.eu

 

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