Beretta (Starch): "Portare la Pubblica Amministrazione verso il digitale è possibile, ma per diminuire tempi e costi è necessario che l'Agid detti velocemente regole chiare."

18 novembre 2014 - Si è svolto di recente in Lombardia (Cavenago Brianza) un convegno dedicato all'agenda della semplificazione amministrativa, organizzato dalla società Starch, con l'obiettivo di illustrare i sistemi informatici approntati per assolvere più facilmente agli impegni imposti agli enti pubblici dalle normative per la semplificazione e la trasparenza amministrativa utilizzando le infrastrutture informatiche disponibili.

Quello che è emerso lo scorso 30 ottobre all'incontro è ancora una situazione di normative poco chiare e spesso arretrate che fanno ritardare gli enti pubblici nell'utilizzo dell'innovazione tecnologica e informatica e che spesso impone ai produttori di sistemi per le Pubbliche Amministrazioni a regredire tecnologicamente per rispettare il ritardo delle normative del sistema pubblico.

In linea teorica, nella PA tutto è determinato e regolato da norme precise. Perciò dovrebbe essere facile lavorare in questo settore. Nella realtà, però, le regole non sono chiare, variano in continuazione e, spesso, non esistono”, ha esordito così l'architetto Claudio Beretta – amministratore di Starch che ha proseguito: “Dal punto di vista informatico, le norme (quando esistono) sono stabilite con ritardi che pregiudicano e rendono impossibile la loro applicazione e così succede che vengono appaltate delle forniture con ritardi così rilevanti che le forniture previste diventano perfettamente inutili perché superate da nuove tecnologie. Eppure l'avvicinamento della PA italiana al digitale è iniziato diversi anni fa ed è passato attraverso l'attività degli enti che hanno avuto il compito di dettare le regole tecniche per assolvere agli impegni e alle trasformazioni imposte dal sistema legislativo. Sono passati vent'anni, ma nessuno degli organismi costituiti per realizzare la digitalizzazione della PA ha ancora portato del tutto a compimento l'obiettivo: né l'AIPA, né il CNIPA, né DigitPA né l'ultima arrivata Agid sono riusciti nell'intento e lo dimostra il succedersi dei loro nomi, nel classico sistema italiano che prevede di nascondere le malefatte e l'inefficienza degli enti sciogliendoli e creandone altri con nuovi nomi. Il dubbio, quasi un'amara certezza, è che dietro il nome cambiato dell'ente si rimettano le stesse figure che hanno portato al fallimento di quelli disciolti. Purtroppo l'Italia si trova ancora in uno stato di preistoria digitale se si considera che, secondo le classifiche stese dalla Ookla, società specializzata nelle analisi dei parametri di accesso a Internet, su 194 nazioni, il nostro Paese per la velocità di download si colloca al novantaseiesimo posto, davanti alla Grecia ma dietro il Senegal.”

Ha proseguito così l'amministratore di Starch: “In mancanza di regole chiare e puntuali, la nostra società si è trovata spesso ad anticipare soluzioni attendendo la norma, la regola ufficiale. E' capitato addirittura di dover rivedere le soluzioni informatiche realizzate, con una regressione tecnologica necessaria per il troppo tempo che lo Stato ha impiegato tra l'ideazione di una regola e la sua ufficializzazione, mentre lo sviluppo informatico progrediva.

Malgrado questa situazione, con i nostri clienti, siamo riusciti a portare l'informatica nei processi amministrativi raggiungendo quegli obiettivi che la legge voleva raggiungere: sburocratizzare i procedimenti abbattendo i costi, migliorare il rapporto tra Stato e cittadini e rendere trasparente l'attività dell'Amministrazione.”

Come testimoni di esperienze significative di applicazione del digitale nelle procedure edilizie che hanno permesso di ottenere migliori risultati, al convegno sono intervenuti l'architetto Cristina Bellini, responsabile SUE del Comune di Ponteranica (BG) e il geometra Roberto Scaglione, responsabile SUE e SUAP del Comune di Rho (MI). Due Comuni molto diversi, uno medio di 7.000 abitanti sulle colline bergamasche e l'altro di 50.000 abitanti, nell'hinterland milanese, sede anche di una Fiera di importanza internazionale.

L'applicazione del digitale in tutti e due i Comuni ha modificato le modalità operative degli uffici, che hanno praticamente annullato i tempi di archiviazione delle pratiche (al Comune arrivano le pratiche caricate digitalmente), hanno diminuito i tempi dell'istruttoria e quelli di acquisizione dei pareri di enti esterni (ASL, Parco del Colli, Vigili del Fuoco, Sovrintendenza…), hanno modificato anche le prassi interne di controllo delle pratiche, affidando al controllo digitale automatico la compilazione da parte dei professionisti di moduli univoci e standard.

L'esperienza dei due tecnici ha confermato inoltre che anche l'iniziale riluttanza da parte dei professionisti al passaggio alla presentazione in digitale delle pratiche, si è trasformata in un apprezzamento del sistema che fornisce tutti gli elementi necessari per una corretta presentazione delle pratiche direttamente dai loro uffici e senza doversi spostare in Comune alla ricerca di informazioni e modulistica. L'insicurezza poi nell'utilizzo delle procedure digitali, quali la firma, la PEC, gli ZIP, sono velocemente superati da un servizio di assistenza telefonica e telematica che risolve loro eventuali problemi nell'utilizzo del sistema.

Oggi Starch, forte di un'esperienza di 24mila pratiche edilizie presentate in modalità digitale da parte di 6mila professionisti, ha predisposto una soluzione integrata tra SUE (Sportello unico per l'edilizia) e SUAP (Sportello unico per le attività produttive) per la presentazione delle istanze online. “Auspichiamo che la nuova nata Agid riesca a mantener fede all'impegno di formulare e pubblicare le regole con cui si devono creare i sistemi informativi, tramite le quali questi sistemi possano dialogare per una reale efficienza della PA”, ha concluso Beretta.

 www.starch.it

La STARCH srl nasce nel 1985 con la finalità di rea­lizzare software, servizi e sistemi per l'automazione degli Uffici Tecnici della Pubblica Amministrazione. In particolare la Starch è leader nella produzione di software per la gestione delle Pratiche Edilizie, dei Certificati di Destinazione Urbanistica e di Agibilità. Ad oggi oltre 500 Comuni distribuiti in tutta Italia utilizzano le soluzioni tecnologiche dell'azienda.

 

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