Festival Nazionale dello sport integrato 2013 Roma, 22 giugno 2013
Si svolgerà a Roma, Sabato 22 giugno 2013 presso il TEATRO ARCOBALENO, in Via Francesco Redi 1/A, dalle ore 18.00 alle ore 24.00, il primo Festival Nazionale dello Sport Integrato, evento finale nell'ambito del Progetto nazionale "DISINVOLTO", per la "Promozione dei diritti e delle opportunità per l'inclusione sociale delle persone con disabilità nell'attività sportiva".
Sviluppato in 12 Regioni italiane, con l'obiettivo di aumentare il numero delle opportunità per le persone con disabilità dove svolgere Sport, il Progetto DISINVOLTO - avviato nel Luglio 2012 da C.S.E.N., Centro Sportivo Educativo Nazionale, in collaborazione con l'Associazione Culturale Sguardoingiro, grazie al contributo dei fondi previsti dalla L. 383/00, art.12, comma 3, lett. f. - ha affrontato sul campo il tema dell'integrazione tra disabili e non disabili, valorizzando, in forma educativa e culturale, il 'fare insieme'. Lo "Sport Integrato" favorisce l'inserimento della persona disabile all'interno di una squadra o di un team sportivo, permettendo la creazione di gruppi sociali dove si possa sviluppare in maniera armonica e solidale l'accettazione e la valorizzazione della diversità . Nell'ambito del Festival Nazionale dello Sport Integrato verrà presentata la produzione di 11 video-racconti, realizzati in collaborazione con Sguardoingiro, che racconteranno l'esperienza del progetto, le difficoltà incontrate e le linee guida per sviluppare al meglio ogni attività sportiva volta alla piena inclusione sociale delle persone con disabilità nello sport. CHE COS'È IL "PROGETTO DISINVOLTO" Il Progetto "DISINVOLTO" ha avuto come finalità principale l'inclusione delle persone con disabilità o con condizioni di marginalità e disagio nell'attività sportiva, perseguendo la diffusione di una cultura della promozione dei diritti e di integrazione sociale aperta a tutti. In particolare, gli obiettivi perseguiti sono stati: - contribuire alla rimozione delle condizioni di esclusione sociale; - favorire lo scambio di competenze tecnico-sportive a livello nazionale, creando le condizioni di insediare nuove proposte sportive per disabili in aree sprovviste. - aumentare le occasioni di svolgere pratica sportiva a chi è potenzialmente escluso; - aumentare l'opportunità di socializzazione attraverso la pratica sportiva; - sostenere i Comuni nella creazione di nuove opportunità a carattere sportivo ; - rafforzare l'esperienza realizzata attraverso il racconto e la documentazione; - sostenere l'inserimento sociale di persone disabili attraverso le azioni del progetto; - costruire una Rete di Supporto, per il coordinamento e il monitoraggio del progetto; - accogliere le condizioni di diversità e sostenere percorsi e metodologie di inclusione sociale. - aumentare l'attenzione sul fenomeno per accrescere la consapevolezza sociale nelle singole comunità e in forma coordinata a livello nazionale. L'importanza del Progetto è l'aver avviato un'attività di integrazione innovativa, con l'inserimento della persona disabile all'interno di una squadra o di un team sportivo nel quale sono presenti anche atleti normodotati in grado di svolgere insieme l'attività sportiva e di calibrare fasi specifiche di gara tra soggetti disabili, con l'obiettivo finale di creare un gruppo nel quale si possa sviluppare la cultura dell'integrazione e della solidarietà , l'accettazione e la valorizzazione della diversità . La prima fase ha previsto la formazione di un Tecnico Socio-Sportivo per ogni Regione e la definizione di un Gruppo di Lavoro (CSEN Sociale) con una sede stabile di confronto e aggiornamento tecnico/sportivo che si è incontrato a cadenza fissa per monitorare le attività locali del progetto, risolvere eventuali nodi problematici, promuovere eventi, sviluppare il settore. Il Referente Regionale ha gestito, nella propria regione, una Formazione con i tecnici degli impianti sportivi aderenti al progetto affiliati al CSEN. Il CSEN Sociale ha curato in seguito una ricerca a livello regionale, ma di importanza nazionale, sulle opportunità sportive a favore dei disabili fotografando le realtà sul territorio con : ââ¬Â¢numero delle Società Sportive che offrono opportunità alle persone disabili; ââ¬Â¢richiesta di pratica sportiva da parte di persone disabili; ââ¬Â¢numero delle persone disabili praticanti; ââ¬Â¢potenzialità di offerta sportiva. I risultati della ricerca possono stimolare nell'ambiente sociale e sportivo, la nascita di nuove opportunità di aggregazione-integrazione. La seconda fase del progetto ha previsto, in ogni sede regionale, il coinvolgimento delle strutture pubbliche e private che agiscono con i settori della disabilità e gli Enti Locali per promuovere: - la "Rete di Impianti Sportivi" che aderiscono al progetto; - Il "Gruppo Sportivo Regionale" composto da persone disabili e da persone normodotate interessate all'iniziativa; - La "Consulta locale dello sport integrato", sede di incontro degli atleti che hanno partecipato al progetto e nella quale sono stati invitati i genitori, le persone di riferimento e gli accompagnatori. Con la conduzione del Tecnico Socio-Sportivo della Regione di riferimento, ha contribuito al progetto con proprie indicazioni e proposte al Gruppo di Lavoro CSEN SOCIALE. Il 2 Marzo 2013 scorso in 14 regioni italiane si è già svolta la "1.a Giornata Nazionale dello Sport Integrato", nella quale atleti disabili e normodotati si sono rappresentati al pubblico con le discipline sportive svolte durante il progetto, al fine di mettere in rete le organizzazioni che svolgono, attraverso lo sport, iniziative di integrazione. Nell'ambito del Festival Nazionale dello Sport Integrato, i Referenti Regionali riporteranno l'esperienza del progetto e definiranno l'istituzione del settore CSEN SOCIALE nel quale garantire la continuità e sviluppare le attività sportive a favore della piena inclusione sociale delle persone con disabilità nello sport.
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