Petri e Zurlini, ovvero come gli opposti si attraggono

I due registi in programma al Cinema Trevi il 12 e 13 dicembre 2012

Sono passati trent'anni dalla scomparsa dei maestri Vittorio Zurlini ed Elio Petri. In questa ricorrenza, la sala Trevi in collaborazione con la Cineteca Nazionale dedica ad entrambi una mini-retrospettiva, rispettivamente mercoledì 12 dicembre 2012 a Vittorio Zurlini e giovedì 13 dicembre a Elio Petri. Due rette parallele che si incrociano all'interno della sala Trevi. Due registi apparentemente contrapposti: il primo inizia giovanissimo a percorrere il tortuoso sentiero cinematografico e nonostante i suoi successi, le sue idee lo costringeranno ad un ruolo da outsider. Infatti, le produzioni che lo affiancheranno saranno spesso emergenti, ma questo non gli impedirà  di mietere consensi tanto tra le fila del pubblico quanto tra quelle della critica. Le sue sono scelte narrative forti, dettate dall'impegno civile che lo costringeranno ad alternare momenti di successo, a momenti di silenzio. Vittorio Zurlini, diverso per formazione, per approccio, per fonti di ispirazione, ha condotto, un vita artistica apparentemente opposta a quella di Petri, ma non così tanto in fin dei conti. Si forma prima al C.U.T di Roma, poi al Piccolo di Milano. I suoi progetti avranno spesso un'origine letteraria, ed avrà  modo di lavorare affiancato dalle più illustri produzioni della sua epoca, consentendogli di portare a casa dei premi prestigiosi come, nel 1962 il "Leone d'oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia" perCronaca Familiare. L' ironia della sorte ha voluto che questi due maestri, apparentemente così diversi scomparissero ad appena due settimane l'uno dall'altro. Il programma di mercoledì 12 prevede a partire dalleore 17.00, Estate Violenta (1959), è il film con cui Zurlini lega il suo nome a quello della Titanus. Ambientato a Riccione, durante la seconda guerra mondiale. Carlo (Jean Louis Trintignant) è uno studente universitario, che grazie al rinvio per motivi di studio e alle amicizie del padre, un gerarca fascista, riesce ad evitare di partire per il fronte. Roberta (Eleonora Rossi Drago) è una giovane vedova, sfollata anche lei in quell'ameno luogo insieme alla figlia e la madre. I due si conoscono in maniera del tutto casuale, ed intraprendono una relazione dapprima clandestina e poi esplicitata che desta un certo scandalo, e porterà  i due ad un'assunzione di responsabilità  che li spingerà  a separarsi. Eleonora Rossi Drago (Roberta) per questa sua interpretazione riceverà  il "Nastro d'argento come miglior attrice,1960". Alle ore 19.00 La ragazza con la valigia (1961) anche questa pellicola è prodotta dalla Titanus. Aida (Claudia Cardinale) è una ragazza"facile", che durante un'estate di corteggiamenti e raggiri trova al suo fianco Lorenzo (Jacques Perrin), un sedicenne perdutamente innamorato di lei che come gli altri, scoperta la natura facile della ragazza, decide di abbandonarla al suo destino. Alle 21.15 La prima notte di quiete (1972), Daniele (Alain Delon) è un giovane supplente di lettere dall'aspetto bohèmien, con un oscuro passato, Vanina (Sonia Petrova) è una sua allieva, attraente e brillante con un passato non meno turpe del suo docente. I due intraprendono una tormentata storia d'amore, che culminerà  in un tragico epilogo. Filo conduttore di queste tre storie sono i luoghi, la riviera Romagnola, luogo caro a Zurlini, che fa da sfondo a tutti e tre i film. L'inquietudine dei protagonisti, sono alla base del lavoro di ricerca artistica, su cui Zurlini fonda la sua impronta narrativa. Giovedì 13 dicembre è il turno di Petri. La retrospettiva a lui dedicata si apre alle 17.00, con A ciascuno il suo (1967), tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia e magistralmente interpretato da Gian Maria Volonté. Il film è un giallo tipicamente siciliano, all'interno del quale si muovono personaggi omertosi, malavitosi legati ad apparenti persone perbene. Insignito di numerosi premi, come la "Palma d'oro a Cannes per la sceneggiatura, 1967" e ben quattro "Nastri d'argento, 1968"alla regia, alla sceneggiatura, al miglior attore protagonista e al miglior attore non protagonista. Il film segna l'inizio del sodalizio tra due uomini schierati politicamente e socialmente, da un lato, l'attento Petri, dall'altro il camaleontico Volonté che proprio sotto la regia di Petri darà  vita al personaggio che più gli diede affermazione come attore mimetico. http://www.youtube.com/watch?v=P13mbOMaIrU Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, (1970), in programma alle ore 19.00. "Ci avevano detto che saremmo finiti in carcere, un'autentica bomba."Questa fu la dichiarazione di Ugo Pirri, che firmಠla sceneggiatura insieme a Petri, ricordando l'uscita in sala del film. La pellicola racconta la vicenda di un Commissario di polizia (Volontè) che per futili motivi uccide la sua amante e dissemina sul luogo del delitto numerosi indizi. Pur quando sia innegabile il coinvolgimento del Commissario nell'omicidio, l'apparato di cui fa parte si rifiuta di vederlo, ed anzi lo promuove. L'opera di Petri, fu un vero e proprio caso mediatico, perché non solo attaccava aspramente un'istituzione pubblica come la Polizia di Stato, ma pure perché uscì nelle sale poco dopo la "Strage di Piazza Fontana" e la morte di Pinelli. Il quotidiano "Lotta Continua" sosteneva che il personaggio interpretato da Volontè, traesse ispirazione dalla figura del Comm. Calabresi. L'incredibile successo riscosso dal film, permise a Petri e Volontè di concorrere e vincere, per le rispettive categorie, i premi più ambiti a cui un'artista cinematografico possa ambire. "Oscar come miglior film straniero, 1971", "Gran premio della giuria di Cannes, 1970", "Nastro d'Argento miglior regia, 1971", "Nastro d'Argento miglior attore protagonista, 1971","David di Donatello miglior attore protagonista, 1970", "David di Donatello miglior regia, 1970". A chiudere la rassegna dedicata a Petri, alle ore 21.15, verrà  proiettato Buone notizie (1979), un giallo a tratti grottesco con Giancarlo Gianni, Angela Molina e Paolo Bonacelli. Il film prodotto insieme allo stesso Giannini, sarà  anche l'ultima pellicola girata dal maestro che faceva tanto parlare di se, senza voler parlare di se. Cinema Trevi - vicolo del Puttarello, 25 Roma - telefono: 066781206

 

Per informazioni:

Emanuele Venezia Ufficio stampa Centro Sperimentale di Cinematografia (Scuola Nazionale di Cinema - Cineteca Nazionale - Cinema Trevi) via Tuscolana, 1520 - 00172 Roma 0672294260

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