Al via il progetto P.A.D.A. - Palestra Azione dell'Attore
Mercoledì 12 e mercoledì 19 dicembre, dalle ore 15:00 alle ore 18.00, Giovanni Maria Buzzatti incontrerà gli attori presso lo Spazio Bobur di Roma.
Giovanni Maria Buzzatti presenta il Progetto P.A.D.A. - Palestra Azione dell'Attore. Mercoledì 12 dicembre e mercoledì 19 dicembre si svolgeranno due incontri conoscitivi presso lo Spazio Bobur di Roma. Mercoledì 12 dicembre si darà il via al Progetto P.A.D.A. (Palestra Azione Dell'Attore) da lei organizzato. Come nasce l'idea? L'idea nasce da una mancanza. La totale mancanza, nel territorio romano di una vera e propria "palestra dell'attore", un luogo dove sperimentare e sviluppare il proprio talento attraverso il "confronto collettivo". Non è un laboratorio, ma è un Progetto. L'idea è che si sviluppi una sorta di progettualità sul miglioramento e la crescita dell'attore partendo dal suo stesso lavoro. Qual è l'obiettivo? L'obiettivo è quello di sviluppare nel lavoro dell'attore una forma di ascolto/attenzione che si avvicini sempre più verso l'autenticità . Ad ogni azione corrisponde una reazione, e sia l'azione che la reazione devono essere proporzionate al BISOGNO dell'attore/personaggio che agisce in quel momento. E' un po' la: "teoria della relatività " di Einstein, insomma. Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto è in trasformazione. A chi è rivolto? E' rivolto a tutti coloro che hanno avuto un'esperienza di teatro intensiva da almeno 2 anni, per almeno due anni devono aver fatto solo quello nella vita, per capirci. E che siano maggiorenni. Che cosa rappresenta l'arte? L'arte in forma di spettacolo è quel qualcosa che passa dagli occhi al cuore ed accende i sensi, stimola le coscienze portando la gente a riflettere su come migliorare la propria esistenza. Ma la parola "Arte" messa in bocca agli "artisti" diventa pericolosa ed ambigua, perché in nome dell'Arte si giustifica ogni cosa, anche la più lontana dalla comprensione del pubblico, tanto "è un fatto soggettivo, se non capiscono è un problema loro". Nulla di più sbagliato. Il vero Artista non dovrebbe mai parlare della sua arte, dovrebbe parlare solo chi la vede, quando la vede. Che cosa bisogna fare per essere attori? E' uno dei mestieri più difficili al mondo, in quanto si esplorano quelle zone dell'animo umano che normalmente nella vita "normale" non vengono praticate, o vengono "coperte" dal ritmo della vita, il lavoro, i figli, la famiglia. Tutto questo costa fatica, e se viene affrontato nel modo sbagliato puಠessere autodistruttivo, perché il lavoro dell'attore è da sempre un lavoro precario. Nessuna sicurezza se non la propria capacità di comunicazione, che più aumenta e più esiste la speranza di poter lavorare. Con un pizzico di fortuna, quanto mai necessaria in questo mestiere. Come spiegherebbe ad un suo allievo l'importanza della recitazione? Il lavoro dell'Attore assomiglia a quello del Prete, serve grande dedizione e grande fede per poterlo svolgere. L'attore è colui che porta il "messaggio" dell'umano all'umano che osserva. E' un tramite fondamentale per poter conoscere e scoprire l'uomo e l'universo dove l'uomo vive. In questo senso è una missione. Stanislasvskij, Artaud, Grotowski, Majerchold, Strasberg, Peter Brook sono le principali scuole di pensiero. Quali tra queste ritiene utili alla formazione di un attore? Questi metodi sono essenzialmente tutti validi, personalmente ho individuato gli elementi di ciascun metodo che sono maggiormente utili al gioco dell'ascolto e alla creazione dell'azione AUTENTICA, in quanto plausibile quindi verosimile ed immediatamente riconoscibile perché avviene in modo inaspettato come accade nella vita. Il metodo che adotterà per il suo Progetto? Come dicevo all'inizio: "il metodo del confronto collettivo". Il ruolo del Coach in questo caso è fondamentale, soprattutto all'inizio, per guidare il gruppo verso la creazione dell'Azione Pura, essenziale. Dettata da un BISOGNO e da una NECESSITA' autentiche. Non "recitare" l'azione ma agire (giocando) attraverso l'azione. In modo da poter creare un vocabolario condiviso sulle modalità di "gioco" con la tecnica del Gruppo Spettatore che osserva il Gruppo o i singoli che agiscono, per poi invertire i ruoli. Gli attori diventano spettatori. La consapevolezza sulla realtà oggettiva di quanto stiamo facendo è fondamentale per stimolare una giusta direzione di crescita. In che modo si svilupperà il suo progetto? Faremo i primi incontri conoscitivi il 12 e il 18 Dicembre, saranno già occasioni di lavoro per conoscere il metodo. Dopo il 7 di Gennaio ci sarà l'inizio ufficiale del progetto. Il lavoro si svilupperà ogni Mercoledì dalle 15 alle 18 presso lo Spazio Bobur, Via Amiterno 18 (metro S.Giovanni) Roma. A chi rivolgersi per le iscrizioni? Ulteriori info sono presenti sul sito www.giovannimariabuzzatti.it Scrivere una mail allegando il proprio Curriculum Vitae e recapiti al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare il seguente numero di cell. +393493809062 Un messaggio ai nostri giovani... Mi vengono in mente le parole di Giovanni Paolo II: "non abbiate paura!". Che è il più grande pericolo per chi decide di iniziare questo mestiere. Il docente GIOVANNI MARIA BUZZATTI, Inizia l'esperienza teatrale nel 1989 entrando nella Compagnia di Commedia dell'Arte "T.A.G. Teatro" diretta da Carlo Boso, con turné in Italia e all'estero. Nel 1991 viene ammesso all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" di Roma, dove studia con Mario Ferrero, Marisa Fabbri, Mariangela Melato, Massimo Foschi, Marise Flach, Luca Ronconi, ottenendo il Diploma di Attore nel 1994. Segue i seminari di specializzazione della "Scuola Europea sull'Arte dell'Attore" indetti dal Teatro Stabile di Pisa, e accademia Silvio D'Amico, a Montalcino e S.Miniato, studiando tra gli altri con Berti Tovias dell'Accademia di Barcellona e Peter Clough della Guildhall School of Arts di Londra, studia tecniche di respirazione ed impostazione vocale con insegnanti provenienti dall'istituto GITIS di Mosca. Nel 2002 segue un seminario sulla commedia dell'arte condotto da Gianfranco De Bosio, organizzato dal Teatro Stabile del Veneto. Ha sviluppato un repertorio che va dai classici della letteratura e del teatro, fino ai contemporanei, attraversando il genere della commedia dei caratteri. Nel 2003 spettacolo con Ellen Stewart (Teatro La Mama -New York-) sul mito di Enea: "ENEIDE IN MEZZO TEMPO". Nel 2006 partecipa a un seminario sul "METODO" condotto da Marilyn Fried. Dal 2008 ad oggi, partecipa allo spettacolo: "Dignità autonome di prostituzione" (vincitore del Golden Graal 2009, per il teatro e Napoli Teatro Festival 2012 come miglior spettacolo d'innovazione) con la regia di Luciano Melchionna. Nel 2010 -2011 scrive, dirige ed interpreta: "Io sono Stanko". In scena ad apertura stagione del Teatro Libero di Milano. Per ciಠche riguarda cinema e televisione, film "Il fuggiasco" con Daniele Liotti e Alessandro Benvenuti, film genere Horror "Mad in Italy" regia Paolo Fazzini. Dal 2009 ad oggi è protagonista di puntata in varie Fiction trasmesse sui canali televisivi nazionali in prima serata: "Donna detective" con Lucrezia Lante Della Rovere, "La ladra" con Veronica Pivetti, "Rossella" con la regia di Gianni Lepre produzione Rai UNO fiction e Catleya, "distretto di polizia". E ancora :"SOS Befana" con Veronica Pivetti, "I cesaroni 5" e in uscita nel 2013 film tv "La tempesta" con Nino Frassica, Ennio Fantastichini, Nicole Grimaudo e Giovanni Scifoni.
Per informazioni:
Maria Cuono Communication, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 328 93 77 123, www.mariacuonocommunication.com